le amazzon:
Fol lia comico-musicale in 2 atti
PAROLE DI
A. SCALVINI
MUSICA DEL M. CAV.
MILANO
TIP. AUTORI-EDITORI DI E. CIVELLI e G,
"Via Ugo Foscolo, 23
1871
JPersonag-gl
Ax-tisti
Gionata il Bello
Cicco Agamennone
Karabul
Segovia
Almina
Leutzà
Britta
Leda
TOKAJA
Grippina
Raskianita
AZEMA
Zemira
Sidonia, fantesca
Quattro Zappatrici
Figlie
di
Gionata
F* Bergonzoni.
A. Bacci. M: F*ÂV"
M. Brown.
V. Cattani.
P. ScalvinL '/M
R. Signorini.J) GwasA^siS
A. Meschini. CLOt/i^^-
L. De-Velo-Baeci.
L. Pozzoli.
R. Cairoli. &* k**x^\*>
F. Vitali.
G. Vitali.
M. Frigerio.
N. N. u
ATTO PRIMO
Sala d'arini, in una villa cli Gionata,
Trofei nel fondo.
N. 1.
Sinfonia.
N. 2.
Aria dello Stivale.
Sidonia(datamburo9 spazzolando uno stivale)
I.
Oh stivali e quando mai
Finirovvi di lustrar!
Oh stivali, quanti guai
Mi faceste sopportar!
Più perverso e rio mestier
Per mia fè non so veder
(suono di campanello.)
Vengo! vengo! vengo!
Sentite il baccano,
Vi caschi la mano
Mi fate assordar !
Per tanti e tanti triboli
Di cui tu mi fai vittima
Stivale mio perdonami
ïi debbo maledir.
— 6 —
IL
Fuvvi un tempo anch'io lo so
Che un stivale il mondo inter
Con accento ardito e fier
Da sovrano comandô;
Ma quel tempo or più non è
Bel stivale hai zoppo il piè !
(suono di campanello.)
Vengo, vengo, vengo L.
Sentite il baccano
ecc. ecc.
N. 3.
Marcia manovra.
Gionata Attente, avanti marsch
Tamburo in testa qua
Voglio un bel rataplan
Non lo far rallentar
Le bacchette alla man
Voglio un bel rataplan.
Sidonia Siamo amazzoni e non scherziam
e le Corne dérnoni combattiam
Amazzoni Sempre infondeci un genio arcan
Fervid5 anima e salda man.
Gorriamo alla vittoria
Gorriamo alla tenzon
Sul campo délia gloria
Ci aspetta il guiderdon
Rataplan! rataplan! rataplan!
Figlie intrépide dell'onor
Siamo fulmmi di terror.
Che siam femmine non è ver
Siamo intrepidi e pro' guerrier
Rataplan 1 rataplan! rataplan!
La lancia in man
L' elmetto al crin
Il rio destin
Vogliam sfidar.
Più forte il cor
Sotto Facciar
D'alto valor
Puô palpitar.
I lusinghier
Vezzi d'amor
Son menzogner
Ci fanno orror,
Un fuoco soi
C'irifiammerà
Un grido sol
Viva papa!
Rataplanl rataplan ! rataplan !...
Figlie intrépide delfonor
Siamo fulmini di terror.
Che siam femmine non è ver
Siamo intrepidi e pro' guerrier
Rataplan! rataplanl rataplan!
N. 4.
I Giovinotti.
Aria di Sidonia con Coro»
Sidon. Ne conosco tanti e tanti
Di «odesti giovinotti,
- Che presentansi coi guanti
Che vi fan gli zerbinotti;
Ma che in mezzo ai compliment
Lor non trovi nel taschino
Pure il becco di un quattrino
E non han che vanità.
Quando scorgon dâ lontano \
1/ ombra sol d' un creditore I bis
Perdon tosto il buon umore ( col coro
É li senti balbettar. )
Fanciulle mie
Gredete a me
Il ver quest' é.
Cane più fino
Dal suo collar
Non giudicar.
Gionata Diglielo.,. Diglielo... Diglielo !
Sidonia Care non vi fidate
Di tanta vanità.
Coro No che non la vogliamo
No che non la cerchiamo
Cotanta vanità.
Sidonia^Q conoscô pur di quelli
Spaccamonti e fanfaroni
Che vi parlan di castelli
Che vi parlan di milioni;
Che si vantano legati
Coi potenti e coi sovrani
Dispensando a piene mani
Protezioni e nobiltà.
Ma dei loro aviti ostelli j
Ma dei loro quattro quarti ( bis
Favellatene coi sa'rtî ( col coro
Per saper la verità. )
Fanciulle mie
ecc. ecc.
Sidonia Care non vi fidate
Di tanta nobiltà.
Coro No che non la vogliamo
No che non la cerchiamo
Cotanta nobiltà.
— 9 —
N. 5.
Entrata di Cicco.
Cîcco Qui son penetrato
Ma senza timor
Fin qui ti ha cercato
L' ardente raio cor
Perché tu puoi farmi
Felice in amor.
La vuota scarsella
Riempire non so...
Deh mostrati o bella
Felice sarô,
Perché di te sola
In cerca men vo.
La lera là... lera là.
N. 6.
Duetto fra Cicco e Gionata.
Gionata Senza tanti complimenti
Senza ambagi ne commenti,
Vediam tosto se l'affare
Noi possiamo combinare.
Cicco Un affar? che mai voleté?
Gionata State attento e lo saprete.
Cic. [da se) Ci siam !
Gion. (da se) Ci siam !
Cicco lo pur amo la franchezza
Mista a un po' di gentilezza
E il parlar ben chiaro e netto
* Quanto a voi trii torna accetto.
Gionata Via prestatemi attenzione
Cicco lo qui stovvi ad ascoltar.
&ion. (da se) Ci siam !
— 10 —
Cic. (da se) Ci siam !
Gionala Di tal sorta di contratto
Forse voi non siete al fatto...
Cicco Quando c'è da guadagnare
Si fa presto ad imparare.
(a due)
Uno stolido mi pare
Me lo voglio pasteggiare
GionalaE di fondi corne stiamo ?
Cicco Quai domanda! Siam chi siamo !
Gionata « (Oh che razza di babbione!) :
Siam d' accordo
Cicco Va benone.
Gionata Tu sei Puomo ch'io cercava
Che alla notte mi sognava.
Cicco Mille grazie, mio signore
Mille grazie delPonore.
{a due)
Ah! ah! ah! ah!
(Che mai dira
Quando saprà
La verilà
Ah! ah! ah! ah!
Un più belForiginale
No più mai non troverô
Oh! oh! oh! oh!)
Cicco I tuoi poderi i vô comprar
Gionata (trattenendo a stento il riso.)
Un gran favor lei mi vuol far
Cicco Sul prezzo poi c' intenderem
Gionata Ne mai perciô litigherem
Cicco A misurarli or ora andrem
Gionata Misurerem ! Misurerem !
Cicco Oh che brav' uom !
Giomxta Oh che grand' uom !
— 11 —
(a due)
Oh! oh! oh! oh!
Un più bel originale
Per mia fè non troverô
N. 7.
FINALE DELL'ATTO PRIMO
Cicco e le Àmazzoni.
Segovia È Puscire a te vietato
Almina Tu non puoi sortir di qua.
Tutte Garo quel bocchin
Caro quel nasin
Gara quella man
Da innarnorar !
Con un detto sol
Gon un tuo sospir
Tutte a' piedi tuoi
Ci fai morir.
Cicco Queste àmazzoni
Cosa vogliono?
Ghe mai chieggono?
Mi spaventano
Mi conturbano
Già m'inibrogliano
Oh pietà di me... pietà.
Tutte Sceglier tu dei o qui fra noi restare
Fra pianti e guai !... Altro non puoi sperare
Garo quel bocchin
' Caro quel nasin
ecc, ecc.
Non sono frottole
Biondioo amabile
No, non filludere
Non puoi scappar.
— 12 —
Cicco Se potessi quatto quatto
Scivoiare corne un gatto!
(parlato) Scappo!
Le Amazzoni No; non puoi scappar di quà.
FINE DELL ATTO PRIMO
— 13
ATTO SECONDO
Gran serra nella villa di Gionata.
Banchetto preparato.
N. 8.
Frelndio.
N. 9.
Scena délia presentazione.
Gionata A voi tutte fîglie care
Vo' un giojelio presentare.
Vi presento il signor Cicco
Giovincel vezzoso ricco.
Tutte Benvenuto il sigaor Cicco!
Gionata Di virtude egli è modello
E guardate corne è bello.
Tutte Corne è bello î corne è bello!
Gionata S'egli sia d'amore invaso
Giudicatelo dal naso
Tutte Giudichiamolo dal naso !
Gionata E all'illustre sua presenza.
Fate tutte riverenza.
Tutte Facciam tutte riverenza !
N. 10-
Brindisi*
Segovia c Coro.
Segovia Tocca, tocca il mio bicchier
Tocca tocca o cavalier
— 14 —
Chi con me non vuol libar
• Cessi pur di sospirar.
Bevi, bevi, il buon liquor
Dal profumo incantatorî
lutte Beviam, beviam, il buon liquor
Segovia Non v' ha piacer
Senza bicchier.
D'ogni noja e d'ogni duol
È rimedio eterno e sol.
Non mi euro del donian
Quando stringo un nappo in man.
Provo gioja senza fin
Se ricoimo è di buon vin
Tutte È una gioja senza fin
Se ribocca di buon vin.
N. 11.
L'inglesina..
Scherzo per Britta.
Britta Oh yes mylord
Oh corne state voi
Doman mattina?
Toby or no toby.
Amlet au du yu du
Mi dear!
Bostbif biftek
Pale aie porter
Mi dear!
N. 12.
Tirolese a due yoci per Almina e Leutea.
Sui campi spuntano
L'erbette e î fior,
Soave un zeffiro
Parla d''amor.
— 15 —
Mirate o vergini
Dei colli ancor
Le vette brillano
D'an raggio d'or.
Le nevi sciolgonsi
Rinverda il piano
Tornan le rondini
Da suol lontano,
Le valli eccheggiaao
Di lieto suon.
Del cacciatore
E la canzon.
N. 13.
La Narànjera.
I.
Los floridos naranjales
Nunca las dieron mejores
SonTnaranjas impériales
Naranjas, naranjas senoresî
Ay!... azahar en los flores
Quita pesares
Pero azahar en amores
Son dos azahres.
Naranjas finas del moro
Gordas y con mucho aquel
Y cascara de oro
Y sumo de miel
Naranjas senores...
(parlato) Quien las qmiere ?
De miel.
2.
Aunque soy la naranjera
Suelto el panuelo de franja
Voy buscando pordoquiero
Mi média, mi média naranja
Ay! ayahar en los flores
Ecc. ecc.
La Yenditrice d'aranci
1.
Gli aranci non diedero
mai frutti più belli.
Aranci! aranci! signori.
Sono aranci imperiali.
Col frutto si puo scher-
zare, ma guai a chi
scherza col flore.
ÀvanJ;i signori, chi vuol
aranci Uni del negro?
Hanno la scorza d' oro
e il sugo di miele.
Aranci, signor?.
Chi ne vuole ?
Benchè semplice aran-
ciaja, faccio pompa
del mio gonnellino
di seta , perche io
pure vado in cerca
cLell'altra mia meta.
Dove sarà?
— 16 —
N. 14 e 15.
Scena e Danza.
GionaiaNon ti senti? dimmi i! ver,
Tutto il sangue a sussultar,
Non stupisci, non gioisci
Non ti sembra di sognar?
Cicco Mostri son d'abilità
Son prodigi in verità.
N. 16.
Tutti.
Sidohia e Coro.
Il mio tamburo un bel prodigio oprô
Un di servii... or or comanderô!
Fanciulle mie or cosi il mondo va
Rullate a tempo e ognun v'obbedirà.
Vuol tamburo il mondo ognor
Vuol gran cassa e gran rumor ;
Non pensi a sospirar
Ghi si vuol maritar. .
Del buon marito la semente oimè
Si va perdendo e non so dir perché.
AlPerta dunque, o la stagion sen va
E ratta sfugge degli amor Tetà.
Né più v'è speranza allor
In un rullo seduttor.
Ghi troppo sospirô
Si sposa un rococô.
FINE.
o*
^*»